Oggi non leggerete le parole di Matteo bensì le mie: sono Patrizia, fedele compagna di viaggio del vostro blogger preferito. Ho seguito e sostenuto Scatti&Bagagli sin dall'inizio, soprattutto curandone la veste grafica, ma solo ora ho voluto far sentire la mia voce con un post.
Esordirò con un tema di cui mi sembra non si sia parlato abbastanza, per nulla semplice ma che mi sta veramente a cuore.
In questi ultimi mesi, la preoccupazione di amici e parenti è giunta alle mie orecchie. Vivendo in questo momento in Francia spesso mi chiedono: Come va lì? Che aria tira? Hai paura? Non è il momento giusto per essere in Francia eh...
Ci sono vari motivi per cui
non bisogna smettere di viaggiare a causa degli attacchi terroristici e vorrei che queste poche righe fossero uno spunto di riflessione nel momento in cui, cornetta in mano, state per annullare il vostro viaggio per le vacanze o, indice sul mouse, state esitando sull'ultimo click di conferma.
Iniziamo dai numeri (il mio background scientifico non mi lascia mai in pace).
A livello di probabilità statistica non si è più al sicuro stando a casa che non in viaggio.
Il rischio di essere vittime di un attacco terroristico è minuscolo (una persona su 20 milioni) considerando per esempio gli incidenti stradali (una persona su 19.000) o perfino l’essere colpiti da un fulmine (una persona su 5.5 milioni).
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Ci sono motivi psicologici per cui si ha più paura di un attacco terroristico rispetto a quanto sia logicamente sensato. Abbiamo più paura dei rischi nuovi, sconosciuti rispetto ai rischi che si vivono nel quotidiano.
Ma ricalibriamo la nostra prospettiva.
Partiamo da un caso banale: quante persone vedete sulla spiaggia abbrustolirsi come lucertole all’ora di punta? Quando si pianificano le proprie vacanze si è così concentrati a valutare i rischi catastrofici (come gli attacchi terroristici) che i rischi quotidiani sembrano banali. Eppure è molto più probabile scatenare tumori cutanei (tra più diffusi in assoluto) a causa di esposizioni prolungate al sole rispetto all'essere coinvolti in una catastrofe.
Sappiate che mentre Parigi subiva l’attacco terroristico del Bataclan il 13 novembre scorso con un bilancio di 130 vittime, quello stesso 13 novembre, il cancro ha riscosso circa il triplo delle vittime considerando solo i cittadini francesi. Impressionante eh?!
Non lasciatevi scoraggiare dai telegiornali e non fatevi condizionare dalla stampa o da internet,
non lasciate che la paura vi immobilizzi.
In ogni caso viaggiate con consapevolezza, come sempre: guardate il telegiornale per restare al corrente delle notizie e informatevi sui numeri di emergenza locali (112 è il numero centralizzato europeo).
Non si può sapere quale paese è più sicuro di un altro e non si può fare troppo affidamento agli eventi del passato quindi il mio consiglio per i vostri prossimi viaggi è:
spalmatevi una buona protezione solare e guidate con prudenza!
PS: vi prometto che la prossima volta che metto mani sulla tastiera sarà per un post più leggero e piacevole ;)
Alla prossima!