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Itinerario nei quartieri di Tokyo: Akasaka-mitsuke

La zona a sud della fermata Akasaka-mitsuke, dirigendosi verso Akasaka (Chiyoda Line), non ha nulla a che vedere con i quartieri pieni di luci e neon.


Questa è una zona residenziale con delle parti tranquille e altre un po’ più animate, è davvero il prototipo del quartiere giapponese dove vivere la quotidianità lontana dai grattacieli. Ci sono persino casette e villette, anziani che passeggiano con il cane, bambini che vanno a scuola, insomma sembra l’apoteosi della vita ordinaria di una famiglia giapponese. Che per noi resta incredibilmente non comune.

Akasaka-mitsuke non è una zona che dovete vedere se avete solo qualche giorno a disposizione a Tokyo, è piuttosto un luogo in cui trovare calma e respirare una certa serenità urbana, il che risulta ben gradito dopo giornate immersi nella frenesia della capitale nipponica.

Tokyo quartiere Akasaka mitsuke

Consiglio di fare un circuito (circa 3,5 km) partendo dal santuario di Hie-Jinja, l’unico che abbia mai visto con due entrate estremamente diverse. Da un lato una impeccabile e inusuale scala mobile accanto alla candida scalinata in pietra che conduce in cima, dall’altro una minuscola e ripida scaletta di pietra circondata da dei tori rosso scuro. Questo santuario è così famoso per i matrimoni che accanto vi si trova una sorta di hall con zona prova vestito e foto nuziali.

santuario di Hie-Jinja tokyo 

Potete poi proseguire verso sud alla ricerca della piccola Hikawa Jinja, a cui pare si sia ispirata l’autrice di Sailor Moon per disegnare il santuario in cui Rea/Sailor Mars lavora come miko. Il complesso è immerso nel verde, circondato da erba e muschio, con lanterne di pietra sparse qua e là.

Il simbolo di questo santuario è la scimmia, ne vedrete dipinte e scolpite parecchie. Anche gli amuleti di protezione portano ricamata una scimmietta. Il santuario è molto conosciuto dai locali perché è uno dei più scelti per la prima visita dell’anno: in Giappone, col nuovo anno, si usa suonare 108 volte le campane del santuario affinché altrettanti problemi vengano risolti nel corso dell’anno.

Tokyo quartiere Akasaka mitsuke

Infine potete tornare verso nord per raggiungere il gioiello di Toyokawa Inari Jinja, un santuario con vari altari e diviso in piccole zone dove sono conservate decine di statue di volpi, rappresentazione del dio Inari. Aggiratevi in questo santuario e osservatene i piccoli e meravigliosi particolari. Scoverete sicuramente le curiose offerte di cibo poggiate sugli altari: una patata dolce, una carota e una rapa stranamente tagliate a metà e poggiate su dei piattini e talvolta il tofu fritto, il preferito di Inari.

Santuario Toyokawa Inari Jinja

Se dopo questa bella camminata siete affamati, vi consiglio di fermarvi a mangiare dell'ottima (ed economica!) soba fredda a Soba Kiri Mimaki, squisita!

Tokyo: Soba Kiri Mimaki

Alla prossima,
Michela

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